Man mano che il bambino si avvicina all’adolescenza, l’influenza della famiglia inizia a diminuire e il gruppo dei pari diventa sempre più importante. Il genitore, l’insegnante e altri adulti nella vita del bambino perdono gradualmente il potere di persuasione, poiché il bisogno di approvazione da parte dei coetanei diventa particolarmente forte. Questa nuova forza sociale, il gruppo dei pari, è meno strutturata rispetto ai gruppi sociali degli adulti, ma molto più organizzata rispetto ai gruppi presenti nell’ambiente sociale precedente del bambino. Il gruppo dei pari è inoltre caratterizzato dalla sua natura transitoria, poiché può variare dal quartiere alla scuola, così come da un giorno all’altro. Ha anche la capacità di influenzare il modo in cui i bambini si vestono, parlano o agiscono e le loro decisioni riguardo al coinvolgimento in attività motorie. Ad esempio, i membri dello stesso gruppo di pari possono spesso condividere schemi di andatura o di linguaggio simili.
Inoltre, le relazioni all’interno del gruppo dei pari offrono al bambino o al giovane adolescente amicizia, supporto, compagnia e divertimento in modi che non potrebbero essere realizzati all’interno della famiglia. I pari si influenzano fortemente a vicenda interagendo da pari a pari. Questa situazione è unica e conferisce una sorta di “potere” al gruppo nei confronti del bambino. Questa crescente indipendenza dalla famiglia consente ai bambini di eliminare l’egocentrismo che era così comune nella loro prima infanzia. L’interazione quotidiana con i coetanei fornisce anche importanti esperienze di apprendimento. Ad esempio, i giovani sviluppano una crescente consapevolezza e apprezzamento per punti di vista diversi, poiché i membri dello stesso gruppo spesso esprimono opinioni differenti. Inoltre, gli adolescenti diventano sempre più consapevoli delle norme e delle pressioni sociali. In effetti, l’accettazione sociale degli adolescenti può dipendere da quanto riescono a conformarsi alle aspettative del loro gruppo sociale.
Due dei determinanti più comuni dell’accettazione sociale, specialmente per i ragazzi, sono l’abilità atletica e la disponibilità a partecipare ad attività sportive. La partecipazione alle attività motorie determina in parte la coesione del gruppo dei pari, ma può anche essere plasmata all’interno del gruppo stesso. Il confronto con nuove prospettive può favorire la partecipazione a nuove versioni di vecchi sport o a tentativi completamente nuovi e diversi di attività motorie precedentemente inesplorate. Se i coetanei considerano accettabile, all’interno del loro gruppo, l’impegno in attività fisiche, spingono i membri a essere attivi in tali iniziative. Rispetto e accettazione diventano sempre più importanti per i membri del gruppo e dipendono dal soddisfacimento delle aspettative del team. Questo spesso significa che il gruppo guida l’individuo o lo esclude dalla partecipazione e, forse, dal successo in un’attività sportiva.
Ragazze in adolescenza
Le ricerche hanno dimostrato che le ragazze adolescenti sono a rischio di inattività fisica e di sviluppare successivamente altri problemi, come l’obesità. Per questo motivo, i ricercatori hanno cercato di individuare le barriere che si manifestano nelle giovani ragazze e che impediscono loro di essere più attive. Robbins, Pender e Kazanis (2003) hanno studiato un campione etnicamente eterogeneo di ragazze adolescenti di età compresa tra 11 e 14 anni. Alle ragazze è stato chiesto quali considerassero i fattori più importanti che ostacolano la loro partecipazione alle attività fisiche. I fattori principali emersi includevano l’imbarazzo legato all’esercizio fisico e la mancanza di motivazione. Questo ha portato i ricercatori a concludere che è necessario sviluppare nuove strategie per aiutare le ragazze a migliorare la motivazione, ridurre la vergogna e superare gli ostacoli al fine di diventare più attive.
Fonte: “Human Motor Development” – A Lifespan Approach (Greg Payne, Larry Isaacs)
